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Le 20 Migliori Piante Più Comuni in Babilonia

In Babilonia, potete vedere Grano tenero, Grano Duro, Pothos, Fico comune, Cocomero, ecc., 20 tipi di fiori in totale. Quando camminate per le strade, nei parchi o nei giardini, vedrete queste piante comuni.

Icon common plants
Le Piante Più Comuni
Grano tenero
1. Grano tenero
Il grano tenero è probabilmente il cereale più coltivato e importante del pianeta e in Italia si è naturalizzato su buona parte del territorio. Da questa pianta si ricavano le farine per produrre il pane, la pasta e tutti i derivati che sono alla base della cucina italiana e non solo. Aldilà dell'uso alimentare, un sottoprodotto della raccolta in un campo di grano tenero è la paglia, che viene commercializzata per molteplici scopi.
Grano Duro
2. Grano Duro
Il grano Duro è una pianta erbacea particolarmente popolare in Italia, dove si è naturalizzata su buona parte del territorio. Questa specie viene ampiamente coltivata per la produzione di farina di semola con la quale si fanno vari tipi di pane e pasta. Utilizzi un po' meno noti di questa pianta riguardano la produzione di combustibile e di carta.
Pothos
3. Pothos
Una pianta che non ha bisogno di molta acqua come il pothos è apprezzata molto come ornamentale. Un altro motivo che la rende amata sono le sue belle foglie a forma di cuore. Si adatta volentieri a ogni tipo di terreno e difficilmente si ammala o viene attaccata da parassiti.
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Fico comune
4. Fico comune
Il fico comune è un albero il cui frutto, il fico, solitamente ritenuto un unico frutto, è in realtà un insieme di frutti e racchiude al suo interno dei fiori piccolissimi. Il suo sapore è molto dolce e si può assaporare verso la fine dell'estate. Il suo lattice veniva usato per far cagliare il latte nella produzione artigianale di formaggi freschi.
Cocomero
5. Cocomero
Fedele e rinfrescante compagno estivo, il cocomero si trova sulle tavole italiane da almeno un millennio, quando venne portato in Europa dall'Africa durante le invasioni arabe. Coltivato in quasi tutte le regioni italiane, viene chiamato in modi diversi a seconda della zona, principalmente comunque è noto come cocomero al centro-sud, e come Anguria nelle regioni settentrionali.
Mirto
6. Mirto
L'origine del nome del mirto deriva dal greco myron, profumo. Nell’antichità fu considerata sacra a Venere. È una pianta aromatica tipica della macchia mediterranea, molto diffusa in Sardegna e Corsica. Dalle bacche si ottiene l’omonimo liquore. Gli oli essenziali trovano impiego in campo erboristico e farmaceutico. Nel Medioevo l'acqua distillata di fiori di mirto veniva chiamata Acqua degli angeli.
Ibisco rosa cinese
7. Ibisco rosa cinese
L'ibisco rosa cinese è un arbusto ornamentale molto versatile, adatto alla coltivazione all’aperto ma anche a quella in vaso, può essere coltivato come cespuglio fiorito ma anche come siepe. Predilige ambienti luminosi, ma non sopporta la luce diretta e produce fiori di diverso colore, dal bianco al rosso, verso la fine della primavera e durante l'estate.
Dattero
8. Dattero
La dattero è una pianta nota fin dall'antichità per la bontà dei sui frutti. A Babilonia veniva coltivata già 4.000 anni fa ed è stata in seguito apprezzata da Egizi, Cartaginesi, Greci e Romani. Ora si coltiva in tutta la zona mediterranea e nel sud degli Stati Uniti. In Italia, la dattero è molto diffusa in Sicilia come pianta ornamentale, in particolar modo nei giardini di Palermo.
Melograno
9. Melograno
Il melograno è un albero da frutto che in Italia si può incontrare in quasi tutte le regioni. Si tratta di una pianta conosciuta fin dall'antichità e presente nella mitologia greca, nei testi sacri ebraici e nel Corano. Oltre al celebre e gustoso frutto, da questo albero si possono ricavare anche tinture e legname, inoltre, è un'apprezzata ornamentale da giardino.
Albero dei rosari
10. Albero dei rosari
L’albero dei rosari è un albero deciduo. In virtù della sua folta chioma e dei suoi fiori profumati, così come per la sua resistenza al freddo, alla siccità, al vento e all'inquinamento, viene spesso usato come pianta ornamentale urbana, ma non in luoghi frequentati spesso dai bambini a causa della sua tossicità: le sue foglie contengono infatti sostanze repellenti per gli insetti.
Oleandro
11. Oleandro
In tutta Italia l’oleandro è davvero popolare sia allo stato naturale sia nei giardini in città. Questo arbusto sempreverde è amato per i suoi meravigliosi fiori profumati e colorati che ravvivano la chioma in estate. Bisogna prestare una particolare attenzione a tutte le parti di questa pianta in quanto sono velenose e pericolose, soprattutto per bambini e animali.
Gramigna Rossa
12. Gramigna Rossa
La gramigna Rossa è un'erbacea perenne, molto diffusa e celebre per la sua resistenza in condizioni climatiche proibitive. Fino a qualche tempo fa era considerata infestante, tanto da venire citata nei detti popolari e da dare il nome alla strega cattiva nello spot televisivo di una celebre bevanda a base di orzo del 1985. Oggi invece viene addirittura seminata per creare un prato bello e resistente al calpestio.
Agnocasto
13. Agnocasto
Se al giorno d'oggi l'agnocasto viene coltivato come pianta ornamentale, in passato i suoi rami flessibili venivano utilizzati per la fabbricazione di panieri e oggetti simili. Viene utilizzato anche per estrarre un colorante giallo. Inoltre, grazie all'intenso profumo dei suoi fiori, questa pianta è in grado di attirare le farfalle.
Pomo di Sodoma
14. Pomo di Sodoma
La pomo di Sodoma è una pianta che si può trovare anche nell'Italia mediterranea. Tutte le parti della pianta, ma in particolare i frutti acerbi, sono presenti sostanze tossiche che rendono velenosa questa specie. I fiori spuntano tra la metà della primavera e l'autunno e sono di colore viola.
Ciliegia di gerusalemme
15. Ciliegia di gerusalemme
La ciliegia di gerusalemme è una pianta ornamentale molto decorativa per via delle sue bacche colorate, che le sono valse la fama di pianta natalizia alternativa. È imparentata sia con ortaggi molto comuni nelle cucine italiane, come i pomodori e le melanzane, sia con la velenosissima Belladonna. Anche la ciliegia di gerusalemme è tossica, sia per l'essere umano che per gli animali domestici, ma, al contrario della Belladonna, il suo veleno non è mortale.
Mais
16. Mais
Il mais è uno dei cereali più importanti in assoluto per l'alimentazione umana e viene coltivato in ogni parte del pianeta, nelle zone dal clima più mite. La sua coltivazione, oltre che per scopi alimentari, si effettua per la produzione di energia naturale e per ricavare materiali plastici biodegradabili come, ad esempio, i sacchetti destinati ai rifiuti organici.
Gramigna egiziana
17. Gramigna egiziana
Dactyloctenium aegyptium ha la radice ramificata. Lo stelo con nodi di consistenza erbacea, fino a 40 cm. Le foglie sono lanceolate lineari, parallelinervie, con presenza di ligule. L'infiorescenza è disposta in una pannocchia, tutte le punte spuntano da un punto e sono grandi rispetto a Eleusine indica "gamba di pernice".
Asclepiade di Cuaraçao
18. Asclepiade di Cuaraçao
La asclepiade di Cuaraçao è una pianta commercializzata come ornamentale. E' resistente alle basse temperature, quindi adatta a essere coltivata anche in giardino, dove, per fiorire, ha bisogno della luce diretta del sole. La asclepiade di Cuaraçao, molto amata dalle farfalle monarca, è una pianta tossica e il suo lattice può provocare irritazioni cutanee.
Cotone americano
19. Cotone americano
Anche se in Italia è presente solo in pochissime regioni, la cotone americano è la specie di cotone più coltivata al mondo e copre il 90% della produzione globale di questa fibra. Un altro utilizzo tipico di questa specie è la produzione di olio di cotone, che viene impiegato in vari campi. Una delle peculiarità di questa pianta riguarda il nettare extrafloreale, sarebbe a dir che secerne il nettare al di fuori dei fiori.
Cappero
20. Cappero
Il cappero è una pianta arbustiva i cui boccioli fiorali, noti come capperi, vengono utilizzati da millenni in campo culinario, in particolare per condire le pietanze. Molto diffusi nella cucina tradizionale siciliana, possono essere conservati sotto sale e sotto aceto.
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